23/04/18

ARTISTI IN DIALOGO al ridotto del TEATRO VERDI, PORDENONE


Con la critica e storica dell’arte Eva Comuzzi, partecipo alla quarta edizione di “Artisti in Dialogo”.

Venerdì 27 aprile 2018
ore 18.00

presso il Ridotto del Teatro Verdi di Pordenone.

Via Roma 3
Pordenone


PRESENTAZIONE

Tutti noi conosciamo, anche solo genericamente, l'osservazione fatta dagli scienziati che dichiarano che la quasi totalità della nostra mente non viene sfruttata, come se ci si limitasse in modo prevalente a funzioni "automatiche".
"Probabilmente il 99% della capacità umana viene sprecata; anche oggi, chi di noi si considera colto e istruito, agisce per gran parte del tempo come una macchina" - puntualizza sir Arthur Clark, in Frontiers of Consciousness (ed. J. Chite).
Questa analisi è molto importante da tenere d'occhio per coloro che, come gli artisti, trattano con la creatività e la comunicazione. Ovvero, dall'uso ordinario della mente (che comprende anche quelle rare occasioni nell'arco di una vita in cui in modo eccezionale tutti intravedono le maggiori sue risorse), la creatività che ne può provenire già si conosce, si palesa…: è ciò che di solito viene proposto; quella che intendo ricercare è la restante, che si può ottenere oltrepassando i confini della percezione usuale e "automatica" della realtà.
Come ottenerla? Attraverso le pratiche che permetterebbero un più profondo fruire della mente.
Sono molte le persone, e fra queste un gran numero di artisti, che proprio perché in cerca di espansione e completezza iniziano una ricerca per poter apprendere cosa c'è al di là della superficie e, di riflesso, della realtà che ci circonda. E' un viaggio che spesso è improvvisato, senza bussola: il mio suggerimento sono alcuni risultati nella creatività facendo uso di un orientamento in questa esperienza; e questo grazie alla meditazione che ho iniziato fin da molto giovane. Nel mio atelier, io preparo immagini (utilizzando prevalentemente la fotografia) che sono strutturate in misura proprio di queste convinzioni.
Durante l'incontro di "Artisti in Dialogo", oltre a mostrare i miei lavori fotografici, mi propongo di raccontare le mie esperienze nel rielaborare le fotografie tramite una sensibilità influenzata dalla meditazione e raccontare di questa stessa pratica.
Ripeto che possa ricoprire una importanza strategica, per un creativo, l'attitudine a trascendere la realtà nel proprio lavoro di produrre nuove immagini o rielaborarne di già esistenti.
Fare meditazione è proprio come esplorare dentro di sé, ed è attraverso vari passaggi che portano ad allontanarsi dalle preoccupazioni più superficiali. Se si considera il conscio e il subconscio come il punto di partenza, innalzandosi da essi si giunge a registrare in modo diverso perfino la quotidianità e così trascendere quanto si crede irreversibile, come i concetti di spazio e di tempo. Ecco che allora nelle mie immagini più luoghi e più epoche convivono in un unico contesto. E questo è solo il primo livello di lettura. Guardiamo insieme cosa appare quando si smette di guardare.